Pimpa, il pagliaccio che distribuisce sorrisi tra le macerie di Gaza (C1-C2)
Sorrisi tra le macerie di Gaza. È la missione di Marco Rodari, un giovane volontario italiano che da tre mesi vive tra Geruslamme e la striscia di Gaza. Era partito per una missione di due settimane con alcuni ragazzi disabili, ma quando è scoppiata la guerra e le montagne di macerie hanno cominciato ad adombrare i volti dei bambini, ha deciso di restare, “perché – ha detto a Repubblica tv – non riesco ad immaginare posto migliore dove morire se non davanti al sorriso di un bambino”.
sorrisi (smiles – sourires) macerie (rubble – décombres) volontario (volunteer – bénevole) disabili (disabled – handicapés) è scoppiata (broke out – a eclaté) adombrare (to overshadow – faire de l’ombre à)
Di sorrisi ne ha già regalati tanti. Quando veste i panni del pagliaccio Pimpa, grosso naso rosso,maglietta e pantaloni colorati, riesce ad illuminare i volti più piccoli di Gaza e a regalargli una speranza nel futuro. Dalle macerie agli ospedali, dalle case semidustrutte ai quartieri in cui la vita sembra scorrere come se nulla fosse, Marco il Pimpa a Gaza è l’eroe dei bambini. Quando arriva saltano tutti fuori da dietro le macerie. Si siedono e cominciano a sorridere. A battere le mani. A ridere, illuminando le miserie della stupidità umana con i colori del sorriso. “Il loro viso furbo si illumina subito davanti ad una piccola magia – ha scritto in una corrispondenza da Gaza il Pimpa – È il riaccendersi della fantasia che li rende felici… E in questo “breve” mondo fantastico, loro sono i miei super-eroi! Ma purtroppo oltre ai supereroi a Gaza volano anche gli angioletti. “Sono 457 – fa sapere Marco Rodari – i bambini morti fino a questo momento, duecentocinquanta mila le persone che hanno perso la casa. Numeri agghiaccianti che purtroppo sono destinati ad aumentare. E non si può restare indifferenti.
veste i panni (plays the role -il joue le role) pagliaccio (clown) riesce (manages – parvient) scorrere (carry on – s’écouler) come se nulla fosse (as if nothing had happened – comme si rien s’était passé) battere le mani (to clap – applaudir) furbo (sly – malin) il riaccendersi (the reawakening – le regain) rende (makes them happy – les rends heureux) angioletti (angels – anges) fino a questo momento (so far – à ce jour) agghiaccianti (chilling – effrayants)
A Gaza Marco Rodari oltre a regalare momenti di spensieratezza ai bambini, segue un progetto legato alla parrocchia Sacra famiglia per conto della Fondazione Mago Sales(http://www.sales.it/) da anni impegnata ad aiutare le popolazioni in difficoltà nel mondo. “Marco è un ragazzo straordinario – esordisce al telefono Don Silvio Mantelli presidente della Fondazione Sales – a Gaza fa un lavoro straordinario distribuisce sorrisi, ma anche generi di prima necessità come medicinali e cibo, acquistati con i soldi che i nostri donatori ci hanno affidato. Siamo già riusciti ad inviare 10mila euro, ma la raccolta fondi non è conclusa per cui invito tutti a partecipare e dare una mano a queste popolazioni che vivono un dramma inenarrabile”.
spensieratezza (carefree – sans soucis) per conto ( on behals – au nom) da anni impegnata (for years has been committed – pendant des années a été commis) popolazioni in difficoltà (people in need – gens dans le besoin) generi (goods – merchandise) ci hanno affidato (have entrusted to us – nous ont confié) raccolta fondi (fundraising – collecte de fonds) conclusa (finisched – terminé) dare una mano (lend a hand – donner un copu de main) inenarrabile (unspeakebale – indicible)
Prete per vocazione e mago per passione, Don Silvio, meglio conosciuto come Mago Sales, da 35 anni si divide tra la chiesa e il palcoscenico “perché –spiega – ogni giorno mi sveglio con una grande gioia e una grande responsabilità: la gioia per il sorriso dei bimbi e la responsabilità per la promessa fatta a un piccolo della terra: aiutarlo a vivere, senza troppa sofferenza, il grande dono della vita”. In questi anni grazie alle sue abilità di mago e al buon cuore della gente Don Silvio ha raccolto molti fondi che lui stesso ha portato in paesi svantaggiati, come l’Uganda, l’Indonesia, il Peru, la Boliva, Haiti. Assieme “alle provviste” in viaggio porta sempre la sua valigia di mago piena di sorrisi. Quando è in Italia, invece, va in giro per le scuole e organizza corsi di magia. E proprio ad uno di questi corsi ha conosciuto Marco Rodari.
palcoscenico (stage – scéne) abilità di (skills sa – compétences en tant que) svantaggiati (disadvantaged – défavorisés) provviste (provisions) va in giro (goes around – fait le tour)
“È stato un mio allievo – sottolinea don Silvio che tra l’altro è stato il primo maestro di Arturo Brachetti, il più grande mago della metamorfosi al mondo – e in questi anni abbiamo continuato a lavorare assieme. Oggi è il mio braccio destro e fa parte anche dell’associazione “Clown sans frontieres” che ho creato da qualche anno con l’obiettivo di portare il sorriso nei luoghi più tristi del mondo”. Al momento la Fondazione Mago Sales, di cui Arturo Brachetti è testimonial, sta sostenendo economicamente una scuola in Uganda, un progetto in Kenya per la costruzione di tanks per l’acqua, uno in Benin per salvare le bambine schiave, in Cambogia per liberare i bambini di fabbrica e in Africa i bambini soldato. E poi, naturalmente, c’è Gaza. Marco Rodari resterà in Palestina fino a fine ottobre, ma la raccolta fondi continuerà(http://www.sales.it/index.php/11-notizie/201-emergenza-gaza). Don Silvio ha già in programma un viaggio a Natale. La sua missione per la gioia non si ferma. “Chi salva un bimbo aiuta un pezzo di cielo ad illuminare il mondo” – dice, ed il cielo di Gaza è, purtroppo, ancora grigio.
allievo (student – étudiant) tra l’altro (among other things – entre autres) sta sostenendo economicamente ( is financially supporting – soutient financièrement) ha già in programma (has already planned – a édjà prevu) purtroppo (unfortunately – malheuresement)
Pillole grammaticali/ L’accordo del particpio passato
In italiano il participio passato non resta invariato come in inglese, ma ci sono dei casi in cui va accordato in genere e numero con il soggetto.
1) Quando il verbo prende l’ausiliare essere
Es: Era partito (lui) per una missione di due settimane
Era partita (lei) per una missione di due settimane
Erano partiti (loro) per una missione di due settimane
Maria è arrivata in ritardo
Giovanni è arrivato in anticipo
Nei verbi riflessivi e nei verbi pronominali seguiti da un complemento oggetto, il particpio passato può essre accordato in genere e numero con il soggetto o con il complemento oggetto
Es: La meta che si è prefissata
La meta che ci siamo prefissati
2)In genere quando il verbo prende l’ausiliare avere il particpio passato resta invariato
Es: Il professore ha detto di studiare i verbi
La professoressa ha detto di studiare i verbi
Ma, nel caso in cui il completto oggetto preceda il particpio passato, quest’ultimo puo’ concordare in genere e numero con esso.
Es: Voglio utilizzare la tazza che hai decorato
Voglio utilizzare la tazza che hai decorata
È, tuttavia, obbligatorio concordare il participio passato con il complemento oggetto quando quest’ultimo è costituito dai pronomi, lo, la, li le.
Es: Hai mangiato la torta? No, non l’ho ancora mangiata
Hai visto le mie penne? Non non le ho viste
ed ecco alcuni link per esercitarsi un po’!
Buon lavoro!
http://www.initalia.rai.it/esercizi.asp?contId=12&exId=119
http://www.initalia.rai.it/esercizi.asp?contId=12&exId=118
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=3388
Tags: accordo particpio passato esercizi, Arturo Brachetti, bambini, Benin, clown, gaza, grammatica italiana, il Pimpa, italiano, Kenya, macerie, mago sales, morti, pagliaccio, raccolta fondi Gaza, sorrisi, Uganda, volontario
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Mantelli don Silvio
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Ottimo lavoro
complimenti per le vostre iniziative
Bravo Marco
Ti aspettiamo in Italia… per nuove trasferte
don silvio mago sales
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