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A Genzano i petali dei fiori diventano magnifici quadri (B2-C1)

Infiorata 2

Il giallo della ginestra, l’azzurro della torrena, il rosso dei garofani, il verde del bosso e del finocchio selvatico. Sono alcuni dei colori e delle specie vegetali che gli scorsi 21, 22 e 23 giugno sono stati protagonisti dell’Infiorata di Genzano, paese dei Castelli romani. Ogni anno in occasione della festa del Corpus Domini un magnifico tappeto vegetale si snoda lungo la seicentesca via Italo Belardi fino a raggiungere il Duomo in un tripudio di colori e profumi.  2000 Mq di superficie colorata da 350.000 fiori, essenze vegetali, semi ed infiorescenze mescolati ad arte per dar vita a magnifici quadri “naturali”.

ginestra (broom – genêts) garofani (carnations – oeillets) bosso (boxwood – buis) finocchio (fennel – fenouil) in occasione (during – lors) si snoda (winds – serpente) tripudio (explosion) profumi (scents – senteurs) semi (seeds – graines)

Quest’anno tra le opere realizzate particolarmente apprezzate sono state quelle dedicate ai martiri delle Fosse Ardeatine, all’Arma dei Carabinieri che ha celebrato i 200 anni dalla sua fondazione, a Nelson Mandela e a grandi artisti del passato come Michelenagelo, Matisse e Degas. Un posto speciale è stato riservato a Mimmo Paladino, esponente della Transavaguardia, il cui quadro “Mater” è stato magistralmente rielaborato a terra in versione infiorata dai maestri Andrea Farina e Claudia Gianiorio.

fosse (pits – fosses) esponente (member – membre) magistralmente (masterfully – magistralement) calpestare (step on – marcher sur)

Infiorata 4

Migliaia le persone accorse a Genzano per questa festa multicolore che in passato ha richiamato anche personaggi illustri come H.C. Andersen, N. Gogol , Massimo D’Azeglio e Giuseppe Garibaldi. Si racconta che quest’ultimo, invitato nel 1875 per partecipare ad un’infiorata in suo onore, non osò calpestare il tappeto e disse “certe cose divine non si calpestano”.
L’Infiorata di Genzano ha origine antiche. Alcuni ricercatori riconoscono nel 1778 l’anno ufficiale di inizio della manifestazione anche se un manoscritto anonimo del 1824, intitolato “Storia dell’origine dell’Infiorata”, conservato nella Biblioteca Nazionale di Roma, indica nel 1782 l’anno in cui venne realizzata in Via Sforza la prima Infiorata totale – estesa cioè su un’intera strada – su iniziativa dei fratelli Arcangelo e Nicola Leofreddi. In quell’anno, infatti, il Santissimo Sacramento passò per la prima volta su questa strada e don Arcangelo Leofreddi invitò tutti gli abitanti della via a realizzare dei tappeti di fiori ma non, come si usava fino ad allora, di piccole dimensioni e davanti alle case, bensì tutti insieme al centro della strada.

richiamato (attracted – attiré) quest’ultimo (the latter – ce dernier) riconoscono (acknowledge -reconnaissent) estesa (extended over – prolongé sur) realizzare (to make – faire) come si usava fino ad allora (as it was hitherto – comme cela a été jusque-là) piccole dimensioni (small in size – petite taille) bensì (but – mais)

Gli infioratori al lavoro

Gli infioratori al lavoro

“Quell’anno  – si legge nel sito del Comune di Genzano – demarca la nascita della “vera” Infiorata: tappeto di fiori dai vivaci colori che rappresenta immagini religiose alternate a motivi decorativi. Da insieme di petali sparsi l’infiorata diviene quindi tappeto di fiori disposti in modo tale da delineare una vera e propria opera d’arte”. La manifestazione ebbe luogo in Via Sforza soltanto fino alla fine degli anni Trenta del 1800 quando, a causa dello spostamento della fontana monumentale di San Sebastiano all’imbocco di Via Sforza contro il volere degli abitanti, quest’ultimi decisero di non partecipare più all’infiorata che venne adottta dagli abitanti di via Livia odierna via Belardi”.

demarca (marks – marque) sparsi (scattered – dispersés) disposti in modo tale (arranged in such a way – disposés de manière) a causa (due to – en raison de) imbocco ( entrance – entrée)
Dalla fine dell’800 l’Infiorata ha avuto un’ulteriore sostanziale trasformazione: la realizzazione dei tappeti floreali non è più affidata unicamente agli abitanti di questa singola via, ma all’intera comunità Di Genzano che ha fatto sì che l’infiorata da semplice manifestazione popolare sia divenuta una vera e propria manifestazione internazionale di arte e cultura che richiama ogni anno migliaia di visitatori anche dall’estero. Un successo che ripaga il lavoro di chi per mesi si prepara a questo evento. Si comincia con il realizzare i bozzetti dei “quadri” , a marzo si raccolgono i fiori e le essenze necessarie e il venerdi mattina prima della festività religiosa si inizia lo speluccamento: i petali vengono separati dalla corolla e conservati nelle grotte del comune fino alla domenica mattina, quando, dopo aver riportato a terra i disegni, si inizia a realizzare il tappeto di fiori. Dopo qualche ora di lavoro l’opera è terminata e la sera la processione del Corpus domini  può percorrere la strada passando, al centro del tappeto floreale. Il giorno successivo i protagonisti sono, invece, i bambini che finiscono di disfare i quadri correndo giù dalla scalinata della chiesa di Santa Maria: è lo spallamento, la fase conclusiva dei trei giorni di festa.

ulteriore (further – une autre) realizzazione (creation – création) affidata (entrusted – confiée) ripaga (rewards – récompense) conservati (stored – stockés) grotte (caves – grottes) percorre (go through – passer) disfare (undoing – defaire) scalinata (staircase – escalier)

Il momento dello spallamento

Il momento dello spallamento

L’infiorata di Genzano non è l’unica in Italia. Nella ricorrenza del Corpus Domini si svolgono infiorate in molti altri paesi italiani. Quella di Genzano è tuttavia una delle più suggestive per la grandezza dei quadri realizzati e, soprattutto, per la mangifica cornice seicentesca della via in cui si svolge dove per qualche ora si respira aria intrisa di storia, natura e cultura.

ricorrenza (celebration – célébration) suggestive (evocative – évocateure) intrisa (imbued – imprégnée)

Foto prese dalle pagine facebook dell’infiorata

https://www.facebook.com/pages/LINFIORATA-DI-GENZANO-DI-ROMA/43165247918?fref=ts

https://www.facebook.com/infiorata.genzano?fref=ts

Pillole grammaticali: cioè, bensi e invece

Cioè è una congiunzione testuale che può avere valore:

esplicativo: funzione di parafrasi o commento rispetto a una parola, una frase o sequenze di un discorso

Es: estesa cioè su un’intera strada

correttivo: introduce parole o frasi con cui si modifica quanto detto in precedenza

ES: Ho mangiato la pasta, cioè la carne (vuol dire che ho mangiato la carne e non la pasta)

Riempitivo: unicamente nel linguaggio parlato si usa nei momenti di esitazione come beh, ecco, praticamente

ES. Cioè, beh, praticamente non ho potuto fare i compiti

Bensi

È una congiunzione con valore avversativo, si usa per esprimere l’opposto di quanto si è detto prima

Es: Realizzare dei tappeti di fiori ma non, come si usava fino ad allora, di piccole dimensioni e davanti alle case, bensì tutti insieme al centro della strada.

Invece

È una congiunzione testuale

Può significare  all’opposto, al contrario e conferisce valore avversativo a una frase rispetto a quanto si è detto in precedenza

Es: Di solito non mi piace la pasta, invece questa è molto buona

Gli regalerò un cd, invece del solito libro

Può collegare blocchi di discorso e può trovarsi all’inizio all’interno o alla fine della frase

Es: Il giorno successivo i protagonisti sono, invece, i bambini

Buon Lavoro!

 

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